Strani, nuovi mondi
Ho perduto il mio senno; non so dove, nè come; qualcuno me l'ha sottratto, o forse per distrazione l'ho lasciato là dove poi non l'ho più ritrovato. Senza di lui ogni progetto va in pezzi, ed ogni piacere lo sento come un un accecamento. Devo ritrovarlo, anche a costo di andare troppo veloce e troppo lontano verso luoghi che non conosco. Giù, così, a precipizio, galassia dopo galassia, ammasso dopo ammasso, come una lama a lacerare quel vuoto che ama e circonda e informa di sè tutta la materia. Più veloce, più veloce, tremendamente più veloce di così. Non ho il senno, non posso controllare neppure dove vado e come ci vado, posso solo definire, con l'energia della disperazione, dove sto andando a cercare il mio senno perduto. Non ero mai stato così lontano... eppure già non vorrei ritornare. Perché sono a casa dove conosco tutto, o dove non c'è nulla . E inoltrandomi in una nube vagante, trovo questo. Non so come si chiami, nè dove sia. E&