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Visualizzazione dei post da dicembre, 2008

ἱερὸν Τμῶλον ἀμείψασα θοάζω

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Cagne velocicorrenti della follia, sul monte portatemi con voi, sbranatemi , ed ogni pezzo di me sarà calpestato da zoccolo, piede, piuma, e sarà terra con terra, e ne attecchiranno foreste che cadranno, inclinate sul ripido crepaccio della montagna, e cadranno sotto il peso dei millenni, che per me saran giorni, e vivrò il perenne mattino e non saprò più nulla. Fate rumore, devastate l'orlo del baratro, sfrondate i rami, piegate i tronchi, fate schizzare sangue dalle pietre, spaccate l'involucro della Luna e fate colare quel bianco assordante ad allagare il monte. Non posso essere più chiaro di così. Non posso trattenermi più di così.