Post

Visualizzazione dei post da luglio, 2008

Sue

Immagine
...non serbarmi rancore . E' inutile.  Come se non ti sentissi ansimare di rabbia, da qui, dove ti osservo senza che tu mi veda. Ma non puoi farci niente, puoi solo tentare di arrancare in salvo, con una lentezza insopportabile, mentre cerchi disperatamente di tenere il passo del branco, che si sta rapidamente allontanando verso il fiume.  In mezzo alla foresta non avrei saputo colpirti bene, siamo tutti e due molto grossi e non avrei spazio di manovra. Ho scelto apposta questa piana sassosa, per assestarti il mio morso. Ecco che cadi. Ti rialzi - per l'ultima volta. Quando cadrai di nuovo, sarò sopra di te. Il femore luccica, lì sotto quel mantello di sangue. Ormai gli altri sono lontani, il sole schianta, tu sei stremato; ma potresti ancora farmi qualche scherzetto. Sai che ci sono, ma non sai dove.  Nella tua piccola mente di erbivoro non c'è spazio per tutte le incasinatissime trappole che ti ordisco contro da giorni e giorni, da quando mi sono accorta

Sogni

Immagine
Qualche notte fa - o ero bambino? Ho sognato di essere qui. Davano una qualche opera di quelle che piacciono a me, coi protagonisti che battibeccano e i pennacchi ondeggianti, e lo spadino di latta che trilla alla cintola degli eroi. Ma il recitativo era lontano, e io mi sono preso il gusto di correre per le volte infinite. C'era un cielo così azzurro, là sopra le arcate di marmo bianco. O erano note? Una ouverture tuonava in un salone, e io sono fuggito nell'angolo opposto. Ho cercato di alzarmi in volo. Nei sogni mi succede spesso; è come nuotare. Se uno trattiene il respiro, e non si muove, e non fa peso, viene tirato verso l'alto, e vola. Ma se fa troppi movimenti inconsulti declina verso terra, come se affondasse. Ho cercato di volare, ho galleggiato tra un picco e l'altro delle colonne, tra un balcone e l'altro. Sono atterrato sulla vetta di un frontone bianco, e vedevo un porticato infinito, e dall'altra parte del muro i rampicanti, l'edera, il