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Visualizzazione dei post da dicembre, 2010

Una novità

Un giorno, uscendo da casa mia, m'è parso di vedere, fuori dal cancello, che la strada non c'era più. Qualcuno era passato nella notte ed aveva raso al suolo il viale d'ingresso e le case del vicinato, riducendole ad una poltiglia di calce e sangue. C'era nell'aria una nebbia di pietra – all'orizzonte mi pareva di vedere torri spezzate in due, e il dolore che usciva dalle loro bocche in rosse colonne di fumo. Non avranno distrutto anche la mia , ho pensato d'impulso. Non avranno osato . Mi sono messo a correre per la piana deserta e giallastra, tra una rovina ed uno scheletro, nel grande piatto della morte, fin verso le torri; e una delle torri aperte in due era proprio la mia. Intorno a me, gente ferita piangeva in faccia a sé stessa e si chiedeva perché. E mi guardavano come se si aspettassero che li raggiungessi, a sporcarmi della loro polvere sanguigna. Ma io ho guardato la cima distrutta della mia torre, e le mie gambe sono rimaste dritte come pali.