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Visualizzazione dei post da marzo, 2009

Ronf

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Dimenticavo che apparentemente i filosofi adorano svegliarsi alle 7 del mattino. Io, no.

Gòmbola

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In mezzo alla foresta, risalendo la collina, ho dato il braccio a Paola, che non vede dalla nascita. Era dal suo seminario su Kant che tentavo di parlarle. Non semplicemente conversare... desideravo la sua confidenza. Volevo sentirla parlare - ecco. Mi ha parlato di tante cose, della sua bambina, dei suoi studi, di sè. Io le reggevo il braccio e c'insudiciavamo di sudore a vicenda, ma non me ne accorgevo. Il fiato a un certo punto è mancato, ma neanche tanto a lungo. E poi, sul terreno piano, era praticamente lei che mi trainava - essendo, nella vita e nella filosofia, un trattore. Durante il weekend a Gòmbola ho imparato come Aristotele dimostri che il valore di verità degli enunciati singolari contingenti al futuro non sia determinabile / decidibile come negli altri enunciati contingenti e non; ho scoperto la differenza tra vino amabile e vino secco e il professor Cavini ha concordato con me che sul riso al burro ci vuole il pepe. Ho cantato un paio di duetti con Paola, risc