La scena che non scriverò mai
LETTORE COMUNE (mentre legge una mia opera) - ...ma che fai? Tenti di indottrinarmi?
GIULIONE (scuotendo la testa) - Ne hai bisogno, non credere. Sei moralmente deficitario, incapace di fissare l'attenzione, e anche un po' stupido.
LETTORE COMUNE (indispettito) - Ehi, che modi sono?
GIULIONE - Continua a leggermi, su.
LETTORE COMUNE - Queste cose non sono degne di essere lette per intero.
GIULIONE - Ah, no? (tira fuori un altro testo) E queste?
LETTORE COMUNE (le prende in mano, legge le prime righe) - Oh, si... queste si. Ma... boh, non mi va di leggere.
GIULIONE - Cosa??
LETTORE COMUNE - Sì, cioè, c'è di meglio da fare.
GIULIONE - Al momento, no: hai fatto tutte le esperienze dell'universo, questa sola ti manca: rivolgersi ad un'altra attività di annoierebbe.
LETTORE COMUNE (fa i capricci) - E allora mi annoio, ok?
GIULIONE (con santa pazienza) - Ma no, idiota, tu sei in cerca di svago, non di noia. LEGGIMI, FORZA.
LETTORE COMUNE (canterella e fa finta di non sentire) - Ghgh... Lalalaaaa... lalaaaa...
(Giulione prende la testa del Lettore Comune per i capelli e comincia a sbatterla ripetutamente contro il muro, un colpo, due colpi, tre colpi, e via. I denti volano qui e lì, il naso è ammaccato, gli occhi roteano su sé stessi. Un paio di calci nello stomaco. Poi lo prende per la collottola e gli ficca davanti agli occhi il manoscritto)
GIULIONE - Bene. Ora LEGGIMI.
LETTORE COMUNE (biascicando) - Non poffo... il fangue mi cola fugli occhi...
GIULIONE (gli pulisce il viso) - LEGGIMI, ADESSO. O giuro che...
LETTORE COMUNE - Leggo! Leggo!
(legge tutto, per filo e per segno)
GIULIONE - Ma stai capendo??
LETTORE (con terrore) - SI! SI! Pietà, si!
[aaah, che soddisfazione]
Commenti
..ora MI FAI PAURA!!!