L'acqua, la sera, il buio
chi sei tu chi sei tu tu sei simile a me no, voi due siete simili quella piccola testa è la mia, quei denti a tagliola sono miei, è mia quell'anca che mi permette di abbassarmi tanto, sono mie quelle unghie disperate, l'occhio che galleggia, barchetta aguzza in un mare di ambra - la polvere, il sangue della giornata mi hanno portato qui - c'è un disco rotondo incandescente che brucia il collo e la coda - la palude è piena di schiamazzi e acque fracassate - e qualche fruscio di uno che entra in acqua io li guardo nascosto sotto il terreno verde ed umido quell'occhio enorme che scivola come un rasoio sul greto del fiume quelle orrende anche che si flettono e si contorcono io non so a cosa pensano io li odio mi sono svegliato in preda al sudore del panico, avevo freddo sentivo un gracchiare acuto, ed erano lì ed io mi sono fatto piccolo, piccolo... che sto tra un filo d'erba e un gambo di pianta, a scrutare senza essere