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Visualizzazione dei post da maggio, 2008

L'uomo dell'ascensore

entro nell'ascensore al piano terra di via Zamboni 32. Sono carico come un mulo - una borsa a tracolla piena e uno zaino stipato. La schiena mi odia. Mi seguono tre ragazze bellocce, spavalde. LA PRIMA - Io vado al terzo piano. LA SECONDA (riferendosi all'amica)  - Bene! Noi andiamo al primo. e preme il pulsante del primo piano, Dipartimento di Italianistica LA TERZA - Cosa dici? Anche noi andiamo al terzo. LA SECONDA - ...Come. LA TERZA - Essì. LA SECONDA - Ma avevo capito che... LA TERZA - Eh, però no. risatine. L'ascensore si apre lentamente al primo piano Pazienza. Passeremo a salutare Italianistica. GIULIO (emergendo improvvisamente)  - Ciao Italianistica!... Ciaaao. risate. Evidentemente non avevano capito che le ascoltavo Che c'è? Si sentirà sola se la snobbiamo. Vabbè che ha duecentomila studenti, però... LA PRIMA - Massì, dai, è sempre bene fare un saluto. l'ascensore arriva al terzo piano: Dipartimento di F

Un perchè

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Forse è il caso che spieghi il perchè di questo titolo così pomposamente oscuro. Il Monte Analogo è, come tanti luoghi inventati, un luogo dello spirito più reale che mai. Nel 1944 uno scrittore francese, Renè Daumal, s'inventò questa storia, Le Mont Analogue - il cui preludio potete leggere nella colonna di sinistra - dopo aver studiato per anni le filosofie e le mitologie indiane. Per carità, nè è uscito qualcosa di tutt'altro che dottrinale. Ebbene, un giornalista incline a studi filosofici pubblica un articolo su un mistico monte che unirebbe il cielo e la terra, il Monte Analogo . Sulla sua cima abiterebbero creature superiori che avrebbero la risposta a tutte le domande; lassù troveremmo il luogo dove ciascuno è come è. Una monodìa scatenata su cosa c'è in vetta al Monte la trovate all'inizio del blog, sotto il titolo. Dunque, un bel giorno il nostro protagonista (che si chiama Theodore) riceve una lettera da parte di un tale padre Pi

Cominciamo a salire...

Bene, eccoci qua. Se sapessi usare blogspot, questo sarebbe un blog presentabile. E invece manca tutto, i colori non mi soddisfano - e mai che ne azzecchi una coppia - le foto non mi entrano nella cornice e di conseguenza ho in archivio sul desktop una decina di immagini di montagne che dovrò piazzare da qualche parte - m a inconvenienti a parte, è con grande emozione che vi do il benvenuto... ...nel mio BLOG. E' sera tarda, dovrei studiare, probabilmente dovrei dormire. Ma d'altro canto erano mesi che avevo voglia di venire qui e intrufolarmi in questo regno di cavi e pulsanti e lucine intermittenti, nel quale mi muovo come una megattera obesa. Dunque... ...ecco a voi... ...il MONTE ANALOGO. Che vi offre una serena finestra su qualsiasi cosa mi passi per la testa e possa però uscire al di fuori del mio angusto orizzonte vitale. Oltre a darvi i rudimenti di Metafisica dell'Alpinismo. Alla prossima, dunque.